Aree di Attività

Con l’esperienza ho compreso che nel diritto di famiglia l’approccio tradizionale dell’avvocato consigliere non è più sufficiente: le dinamiche segnate dal conflitto tendono a distrarre le parti in un coacervo di questioni fuorvianti che ne mettono a repentaglio la buona gestione, correndo il rischio di sconfinare in problemi ulteriori. Questa confusione genera un aumento dei tempi della causa, maggiori costi, nonché uno stato crescente di malessere e ripercussioni psicologiche: ecco perché il mio percorso professionale ha cambiato rotta alla ricerca di un altro modo di ripensarmi avvocato. Oggi svolgo la professione di avvocato per le famiglie nel mio nuovo studio in Lucca, accogliente e riservato.  Sono socia AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e dei minori - e mi occupo esclusivamente del diritto civile delle famiglie, della persona e dei minori: di tutte le questioni riguardanti la famiglia coniugale e di fatto, prima, durante e dopo la sua costituzione. Curo, tra gli altri, i seguenti procedimenti: separazione personale dei coniugi, divorzio, affidamento dei figli minori, mantenimento dei figli minorenni e maggiorenni non economicamente autonomi, assegnazione della casa coniugale, modifica delle condizioni di separazione e di divorzio, riconciliazione, tutela della frequentazione di nonni e altri parenti, regime patrimoniale della famiglia (comunione, separazione dei beni), impresa familiare, regolamentazione dei rapporti nella famiglia di fatto e nella convivenza, ordini di protezione e allontanamento, stalking, diritto dei minori e relativi istituti di tutela, affidamento familiare, procedimenti di sospensione e decadenza della responsabilità genitoriale, procedimenti vari avanti il Tribunale per i minorenni. La mia attività è rivolta poi all’ambito del diritto e tutela della persona, con particolare attenzione ai casi di incapacità curando procedure di nomina dell'Amministratore di Sostegno, procedure di interdizione e inabilitazione, tutela e curatela, tutela della privacy, tutela dell'immagine e del nome, procedimenti per la modifica del nome e del cognome.  Ho le competenze necessarie per assistere i clienti nella procedura di negoziazione assistita prevista dalla legge n. 162 del 2014 che prevede che le parti, tra le quali sia sorta una controversia, possano tentare di trovare una composizione della lite stipulando una convenzione di negoziazione con la quale si impegnano a cooperare in buona fede e lealtà, con l’assistenza degli avvocati, per trovare una soluzione amichevole.
La pratica collaborativa permette di affrontare tutti gli aspetti legati alla famiglia in crisi – oltre a quelli legali, quelli economici e relazionali – in un clima di fiducia e trasparenza con il supporto di professionisti altamente qualificati. L’Associazione Italiana Professionisti Collaborativi è composta, infatti, da avvocati, commercialisti ed esperti delle relazioni (psicologi, mediatori, mediatori familiari, facilitatori della comunicazione, esperti nella gestione del conflitto). Nell’anno 2012 ho avviato la formazione nel campo della Pratica Collaborativa, poi completata secondo gli standard fissati dalla IACP – International Academy of Collaborative Professionals (Phoenix, Arizona, USA) e diventando socia dell’ AIADC – Associazione Italiana Professionisti Collaborativi – con sede a Milano (https://praticacollaborativa.it). Frequento regolarmente il practice group toscano, occasione di formazione continua.
 
Mi sono formata diventando esperta nella relazione di aiuto diplomandomi presso la scuola di counseling maieutico del CPPP - Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti-  con sede a Piacenza e con direttore scientifico il Dr. Daniele Novara (www.cppp.it).  Sono socia A.N.Co.Re. (Associazione Nazionale Counselor Relazionali www.ancore.org), iscritta a Federcounseling e aderente alla European Association of Counseling (EAC). Il principio fondante del counseling è che “il cliente ha le risorse necessarie”. Non bisogna espropriare il cliente del suo problema: si tratta di metterlo nelle condizioni di occuparsene con le risorse a sua disposizione. La maieutica, ponendosi nella prospettiva di tirare fuori e quindi di sviluppare la capacità di darsi delle possibilità in maniera autonoma, appare un originale approccio nella dimensione dell’aiuto. Si tratta quindi di un sostegno affinché “la persona in difficoltà” possa passare da uno stato di blocco a uno stato di utilizzo delle proprie risorse, favorendo un atteggiamento centrato sul recupero e sull’attivazione delle capacità interne orientate all’autonomia e al fare da soli.   
La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione e la ritessitura delle relazioni familiari nell’ottica o in conseguenza della separazione, del divorzio o della frattura della coppia, trovando così soluzioni condivise. Nel 2010, dopo la scuola triennale di Mediazione Familiare con formazione S.I.Me.F. (www.simef.net) ho conseguito il relativo titolo grazie al quale ho approfondito e analizzato, sotto un altro punto di vista, gli aspetti funzionali e disfunzionali della separazione, con particolare riguardo alle modalità di gestione e agli effetti sui figli, nonché alla modalità di intervento sulla conflittualità familiare. Con il mio intervento come mediatore familiare la coppia riesce a riprendere i fili della comunicazione interrotta e a chiarire il non detto, impara ad abbandonare gli abiti dei coniugi per indossare quelli dei genitori ritrovando la genitorialità nell’ottica di una vera condivisione parentale di progetti e di un riconosciuto rispetto per l'altro e per sé stessi, per quello che è stato e per quello che sarà. Opero come mediatore singolo ma anche in co-mediazione con colleghi mediatori con la medesima formazione.
L’ istituto del patrocinio a spese dello Stato, ai sensi del d.p.r. 115/2002, consente ai cittadini non abbienti, al fine di essere rappresentati in un giudizio sia per agire che per difendersi, di poter nominare un avvocato e farsi assistere a spese dello Stato.  Il reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non deve essere superiore, ad oggi, a euro 11.528,41. L’esistenza dei requisiti reddituali è condizione necessaria all’ammissione al beneficio di legge. Potete scrivere una e-mail a segreteria@studiolegalemiliardi.it inserendo i dati anagrafici personali, specificando il tipo di problema e la tipologia di processo da iniziare (o a cui si deve partecipare) e l’indicazione delle complessive condizioni di reddito e di quelle dei conviventi.  Seguirà una verifica gratuita dell’eventuale diritto ad ottenere il beneficio del patrocinio a spese dello Stato.

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